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Storie - I testi

I testi delle canzoni del nuovo album degli MDB

OBLIO
di Leonardo Castellaneta


E sarà qui, sulla riva del mare di questa terra segnata dal vento
che siederò un giorno, con te vicino, chiuderò gli occhi e proverò a sognare
E fermerò quest'ansia di vita di giorni e notti a consumare il tempo
non ho più sogni a cui dare voce in questo tempo che corre veloce.

E mi riprenderò col cuore quel che mi ha tolto la ragione
e se ho corso e urlato voglio fermarmi e ascoltare
quello che ho imparato in questi anni di vita voglio disperderlo in questo mare infinito.

E sarà qui con te che vivrò un altra vita
ci saranno nuovi giorni, altra gente da ascoltare

E la luce del tramonto che si perderà nel mare

ci vedrà ancora insieme e avremo ancora occhi per sognare.

E a voi che siete ancora compagni del mio viaggio
la storia non finisce saremo sempre noi
Il tempo che è passato non sarà mai perduto
basterà chiudere gli occhi e saremo tutti lì in riva al mare.

E sarà e sarà che vivremo un'altra vita
ci saranno nuovi giorni , altri volti da scoprire
E la luce del tramonto che si perderà nel mare
ci vedrà ancora insieme e avremo ancora voglia di sognare.

RUE LEPIC
di Sandro Pellerito


Rue Lepic dieci e mezza di sera
Pioveva senza sosta su di noi
io e te bagnati al riparo di un portone
“andiamo dove vuoi”
c’è qualche ombra tra di noi
Riflessa contro il vetro di un bistrot
col naso immerso in una tazza di caffè

Rue Lepic a due passi da casa
Le luci del mercato quella sera
il nostro acquisto di un ombrello colorato
“andiamo dove vuoi”
c’è qualche ombra tra di noi
Le chiacchiere in attesa di un metrò
un bacio nella piazza di Montmartre
immagini lontane…

Le chiacchiere in attesa di un metrò
un bacio nella piazza di Montmartre
immagini lontane…

SOGNI
di Leonardo Castellaneta

Ci son notti che sogni di amori passati
emozioni di un tempo che pensavi perduto
ed un viso che torna da troppo lontano
una parte di vita che ti tende la mano.

Come fanno quei sogni a tornare dal buio
così veri che ti aprono il cuore
puoi toccarli e sentire che scorre la vita
e pensare che il tempo non sia mai passato
Puoi vederli sorridere e sorridi anche tu
ma ti svegli al mattino e non li trovi più.

Ma dai sogni che si perdono si impara ad amare
a sorridere alla vita o in silenzio soffrire
e nel mondo dei sogni c’è il senso della vita
e nel mondo dei sogni si nasconde il segreto
Perché l’alba di luce che illumina gli occhi
mi rivela il tuo viso e con me ci sei tu.

IO CI SARÒ, TU CI SARAI
di Sandro Pellerito

Abbiamo avuto giorni buoni, abbiamo avuto tempi duri,
gioia da cantare, vino nei bicchieri,
abbiamo avuto terra e mare e tempo per sbagliare,
quello per capire, quello per cambiare.

Io ci sarò, tu ci sarai
quando il tempo ci tradirà,
gli anni saranno tanti e osserveremo da passanti
la corsa del futuro che ci distanzierà
lasciandoci al passato a tutto quello che è già stato
io ci sarò, tu ci sarai quando il tempo ci invecchierà
e avremo caldo e avremo freddo
e timore dell’inverno.

Avremo avuto giorni e notti e il fuggire delle ore,
il peso di un rimpianto, fumo nei polmoni
saremo stati dei fratelli poi ci saremo odiati
per ritrovarci ancora insieme
e avere vento tra i capelli.

E sole caldo sulla pelle pioggia sull’ombrello,
io ci sarò, tu ci sarai a raccontare tutto questo
avremo avuto amori grandi e distrutto grandi amori
e manciate di fortuna scivolate dalle mani
io ci sarò, tu ci sarai quando il tempo ci invecchierà
e avremo caldo e avremo freddo e timore dell’inverno.
Noi un po’ bambini, come è sempre stato,
noi terremo unite le nostre vecchie vite
e passeggeremo tra passato e tempo vero.

IL TEMPO SI È FERMATO (2 AGOSTO)
di Leonardo Castellaneta

Chiedo scusa signore posso sedermi qui
fuori è così caldo devo aspettare un po’
devo aspettare il treno che mi porterà via
e se non la disturbo vorrei parlare un po’.

Un cenno della testa e mi siedo accanto a lui
ha un viso come tanti li incontri proprio qui
Con sé ha una borsa scura il suo bagaglio a mano
di quelli che ti porti quando vai lontano.

Oggi è un giorno di festa c’è tanta gente che va
l’estate porta via si lascia la città.

È vero c’è tanta gente mi dice di colpo lui
ragazzi che si incontrano e che non si rivedranno più.

Ma ora devo andare il mio treno è già arrivato, è già qui
un saluto con la mano e poi via non lo vedo più.

Gentile quel signore a parlare un po’ con me
ma che strane le parole e la borsa è rimasta qui.

Il tempo si è fermato urlano le voci
il vento le raccoglie e le porta via con sé.

 

Dentro ai nostri cuori un grande velo bianco
copre le ferite che non scorderemo mai.

Che non scorderemo mai.

QUANTO CIELO
di Sandro Pellerito

Quanto cielo e quanto tempo che non lo guardavo
che camminavo a testa bassa e non vedevo a un metro
confuso al movimento quotidiano.

Quanto cielo e quanto tempo che non lo guardavo
che non cercavo nello spazio una presenza nuova
che sciogliesse il nodo così umano.

Dov’è finito il colore di quel cielo d’estate
che accompagnava i nostri pensieri che sembravano veri.

 

Dov’è quella luna serena che ogni sera buttava una fune e noi su ad arrampicare.

Ma vedi che se torni qui dove siamo cresciuti
e riconosco tra la gente il tuo andare un po' strano
se ci sediamo e parliamo sembra che il tempo sia fermo e allora voliamo lontano
ancora insieme.

Quanto cielo e quanto tempo che non lo guardavo
che non cercavo nelle mie parole una volta ancora
il ritorno della fantasia.

Quanto cielo e quanto tempo che non lo guardavo
che non sentivo forte nelle mani un calore nuovo
che togliesse il freddo della sera.

Ma dove sono le voci di quei suoni d’estate
che muovevano le sere e com’erano vere
quando sembrava davvero che tutto potesse cambiare e noi ad aspettare.



Ma vedi che se torni lì dove siamo cresciuti
e riconosco tra la gente il tuo andare un po' strano
se ci sediamo e parliamo sembra che il tempo ritorni e allora voliamo lontano.

Ancora insieme.

IL VIAGGIO
di Leonardo Castellaneta

Grazie mia regina sia lode al tuo coraggio
il giorno infine è giunto comincerò il mio viaggio.

Prima che sorga il sole dalle terre su in oriente
io partirò per mare e sfiderò anche il vento.

Oltre le torri oscure che segnano il confine
vincerò le mie paure non invertirò il cammino.

E seguirò la stella e solcherò le onde
il sogno della vita è la terra che nasconde.

E guiderò la nave su tramonti sconosciuti
i miei occhi saran le stelle le mie mani, gente rude.

Con la forza delle idee l’avrò vinta sulla ragione
dal potere della croce spezzerò le mie catene.

Notti, lune e ombre giorni,luce e bruma
volti che sudan rabbia il coraggio si consuma.

Gli occhi scrutano il mare rossi di luce e sale
è sulla linea lì del cielo che bisognerà arrivare.

Ma il sole brucia i visi l’immenso non dà futuro
è dura per gli uomini
nel cuore c’è paura.

Quando la fede scossa dal petto si allontana
l’urlo del marinaio terra,terra,terra,terra…

SAI CHE STRANO
di Sandro Pellerito

Così va via la sera, fra luci e musica latina
fra tavoli rotondi e luna e compagnia.

Che sera calda di settembre, che sera di disarmonia
riempito al limite del posso di birra e nostalgia.

Se si fermasse l’universo allora ti ritroverei
così tenendoti per mano sai che strano.

Poterti dire "Sai quel tempo che non sapevi più di me

io ti guardavo da lontano" sai che strano…

Così va via la sera fra voci e stelle accese
parole su parole e ritmo e frenesia.
Mi siedo qua,da qui si vede la città
ma intorno a me quanta gente c’è.

Se si fermasse l’universo allora ti ritroverei
così tenendoti per mano sai che strano.
Partire insieme una mattina,senza più limiti io e te
cercando un piccolo pianeta sai che strano...

L’OROLOGIO
di Riccardo Casadei

E ancora è notte e non so dire perché il bel libro debba finire
ed anche questa pagina è ingiallita.
Ed il sipario è ormai calato la gente scorre lei se ne è andata
lasciando dietro sé fiochi rumori.
Non canto del passato , della gioia o del pudore
ma le incertezze che ora ho nel cuore.
Racconti di collane, drappi rossi sguardi in su
e di una rosa che ora non c’è più.
Non c’è più quell’attesa di qualcosa di diverso,
è finita la partita e adesso hai perso;
la tua pagina han stappato questo è il prezzo che hai pagato
l’orologio corre e non si ferma mai.....

E adesso è tardi e ti ritrovi sperduto lungo i tuoi sentieri
romantici folletti i tuoi pensieri,
che questa notte han preso il volo e resti lì sempre più solo
chitarra, qualche amico per capire;
Che senso abbia la smania tua di rallentare il tempo
come la foglia che si oppone al vento;
e come il fiume scorre nel suo letto fra le rive,
sui fogli le promesse son finite.
Non c’è più quell’attesa di qualcosa di diverso,
è finita la partita e ancora hai perso:
la tua pagina han stappato questo è il prezzo che hai pagato
l’orologio corre e non si è mai fermato...

MA IL TRENO SI FERMA A FERRARA
di Sandro Pellerito

C’è un cielo cupo e nero
mentre il treno si ferma a Ferrara
rumore di freni che rompe il silenzio
della notte in pianura
e luci lontane di strade statali
di balli e d’avventura
domenica domani
domenica.

E riflesso al finestrino
c’è il mio viso affaticato
che mi guarda sorpreso mi accenna un sorriso
e poi scompare nel buio
e sento più chiaro che in questo teatro
ci sono dentro anch’io
che provo a vivere la vita
ci provo io.

Penso a quello che son stato
in un treno fermo a Ferrara
che di colpo mi scuote riparte veloce
e corre verso casa
chiudo un po’ gli occhi e ormai è lontana
la fretta di arrivare
e non lo so perché
non lo so più…

SPLENDIDA ARMONIA
di Sandro Pellerito

C’è una strada buia proprio dietro casa mia
io ci ho visto nascere una splendida armonia
immersa nella sera col vento che portava aria di primavera.

Forse quella notte il tempo si fermò
note di quegli anni una musica suonò
protetta dalla sera una stella che brillava e piano si muoveva.


Tu lo sai tu lo sai che non stavo sognando
che brillando quella stella piano piano scivolando è scesa giù
e guardandola cercando un'anima da scegliere
si è posata silenziosa su quel prato e c’eri tu...

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